BIOGRAPHY
Angelo Volpe nasce a Napoli (Italia), dove vive e lavora. Nel 1995 consegue il Diploma di “Arte Applicata in Grafica per la Pubblicità e la Fotografia”. Nel 2000 consegue la “Laurea in Pittura” presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ultimati gli studi, nel 2002 collabora come assistente alla realizzazione di un wall drawing dell’artista Sol LeWitt presso il Museo di Capodimonte di Napoli, divenendo uno dei principali assistenti di riferimento dell’artista statunitense in Italia. Attivo dal 2005 con la sua personale ricerca artistica, Volpe privilegia la pittura come medium per la realizzazione delle sue opere. I risultati di questa ricerca artistica hanno trovato ampia visibilità in molteplici esposizioni, tra cui: “Animamix Biennial-Visual Attract and attack”, MoCA the Museum of Contemporary Art Taipei, Taiwan (2009). “Brand: New Art”, Museo della Permanente, Milano, Italy (2010). “Dadaumpop”, Rabindranath Tagore Centre, Kolkata, India; BMB Gallery, Mumbai, India; Italian Cultural Centre, NeuDelhi, India; “54th International Exhibition of the VENICE BIENNALE, Official Collateral, Future Pass – From Asia to the World”, Palazzo Mangilli Valmarana, Venezia, Italy; Wereldmuseum, Rotterdam, Holland (2011). “Future Pass – From Asia to the World”, Today Art Museum, Beijing, China; National Taiwan Museum of Fine Arts, Taichung, Taiwan (2012). Per la realizzazione dei suoi dipinti Volpe impiega procedimenti tradizionali, come la tecnica della velatura, metodologia appresa durante gli anni della formazione Accademica, tramite lo studio dei trattati di pittura di Cennino Cennini, Leonardo da Vinci, John Ruskin e del più moderno Giorgio de Chirico. Per mezzo di sfumature eseguite mediante l’impiego di una tavolozza tornita di tonalità morbide e avvolgenti. Una realtà costituita da un microcosmo la cui morfologia sembra rivelarsi in una perenne dualità, laddove anche le circostanze apparentemente più ordinarie, possono acquisire una straordinaria valenza psichica. A tal proposito la pittura si fa strumento di paziente indagine della quotidianità, diviene processo di esplorazione interiore ed esistenziale. I soggetti raffigurati con realismo introspettivo interiorizzano processi enigmatici, sviluppati nel corso dei secoli mediante ogni forma di processo mentale e somatico, divenendo strumenti di indagine attraverso cui sondare il lato ermetico delle profondità di natura incorporea, ardendo come candele dinanzi a superfici di riverbero, per illuminare l’eterno soffio vitale del Sé.