EXHIBITIONS
Mediterranean Routes | Imago Mundi
Luciano Benetton Collection
"FACE TO FACE" - Palazzo Fruscione - Salerno
a selection of international emerging artists from the Ernesto Esposito Collection
È una fiaba acida e allucinata quella che racconta Angelo Volpe con la sua più recente produzione artistica: un ciclo di 10 opere ad olio su tela, arricchita da una video-istallazione, che prende spunto da un genere letterario antico e popolare come la fiaba. Dissacrante e spietato, Volpe descrive la sua personale verità morale attraverso un linguaggio espressivo ispirato al mondo fantastico che pervase l’opera letteraria di Giovambattista Basile, il quale usò la fiaba, considerato genere “leggero”, per sfuggire al controllo politico, con lo scopo di intrattenere e raccontare la società.
Ci si imbatte in una galleria di personaggi incantatori (per certi versi familiari all’universo Disney) attraverso i quali ammaliare e assopire adulti e bambini diviene assoggettamento ad un modello di “sottocultura”, ovvero ad una civiltà del consumo che rischia di creare una “omogeneizzazione culturale”. Le opere si susseguono e si rimandano in un unico racconto, in cui è ritratto un mondo che riassume gli opposti della vita: l’ordinario e l’anomalo, il magico e il quotidiano, il regale e l’osceno, l’orribile e il soave, usando il linguaggio fantastico della fiaba per evidenziare la condizione dell’individuo “de-soggettivizzato”.
Ritratti antropomorfi di personaggi storico-politici e opere che analizzano la condizione sociale contemporanea hanno l’obiettivo di incantare, stupire, sorprendere ma anche divertire: il linguaggio fantastico adottato intende instaurare un dialogo con l’osservatore, inducendolo a riflettere su alcune manipolazioni socio-culturali che influiscono inconsciamente sul vivere quotidiano condizionandone l’esistenza.
(Part 1 – May 29th – June 29th)
#WeAreTowerParade
Dal 5 al 30 giugno 2014 le vie della città di Milamo diventeranno il palcoscenico di#WeAreTowerParade, un’esposizione a cielo aperto di 31 torri alte circa due metri ciascuna, che riproducono in scala UniCredit Tower, interpretate secondo l’estro e la fantasia di 27 artisti e degli studenti di 4 scuole di design. #WeAreTowerParade si inserisce tra le iniziative per celebrare i 15 anni dalla nascita di UniCredit, rendendo omaggio al nuovo skyline di Milano caratterizzato dalla UniCredit Tower, l’edificio più alto d’Italia che nel 2013 è stato inserito fra i dieci grattacieli più belli del mondo nella classifica stilata dalla società tedesca Emporis Building.
What About Tomorrow?
Gallery “Cândido Portinari”
UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janeiro
26 novembre - 19 dicembre 2013
Rua São Francisco Xavier, 524
Maracanã - Rio de Janeiro
“What about tomorrow?” accompagna l’osservatore in un mondo fantastico, nel quale sono rappresentate figure antropomorfe, metafore di un’innocenza perduta e di una vulnerabilità che riflettono il turbinio di angoscia, caos e violenza cui è sottoposto l’uomo nell’epoca della globalizzazione. Gli scenari fiabeschi dei dipinti sono “traditi” dalla presenza di loghi di alcune tra le più importanti multinazionali. Elementi perturbanti che, lungi dal voler rappresentare un richiamo alle aziende cui appartengono, sembrano suggerire invece la possibilità che il sogno possa scivolare, in maniera quasi impercettibile, verso l'incubo, l’oblio.
In mostra sono esposte 10 tele, il video “sweetlandia” dalla durata di circa 5 minuti e un’istallazione site-specific dal titolo “Ring around the rosey”. “Ring around the rosey” è una composizione realizzata utilizzando 22 bambole gonfiabili nude (maschi e femmine) disposte in circolo, come in un “girotondo”. L’istallazione analizza il tema della mercificazione del corpo e della standardizzazione dell’individuo, la difficoltà nel raggiungimento di una propria identità. L’anello mancante del cerchio si differenzia dall’uniformità della “massa” globalizzata e omologata con un gesto estremo, tragico e ironico allo stesso tempo.
La femmina si “eleva” e si stacca dal branco definitivamente impiccandosi nella “plastica” indifferenza degli altri spettatori, usuali e permanenti (le bambole) e occasionali (i visitatori). Lo spettatore stesso è parte attiva dell’opera: può essere un osservatore distaccato (restandone fuori) oppure far parte della “cerchia” entrando e vivendo l’esperienza in maniera diretta. Infine, l’esposizione è arricchita da una performance artistica che vedrà l’artista impegnato nella realizzazione di un’ulteriore opera “São Sebastião – marca registrada” (250 x 150 cm) durante l’inaugurazione della mostra; per questo lavoro Volpe si è avvalso della collaborazione e assistenza di alcuni studenti d’arte dell’Università brasiliana.
VIII Shiryaevo Biennale of Contemporary Art "Screen: between Europe and Asia"
25.08 – 09.09
Curator: Assunta Crispino /Italy/
Artists: Bruno Di Lecce, Giuseppina Esposito, Giulia Giannola, Giuseppe Manigrasso, Vito Pace, Mauro Rescigno, Angelo Ricciardi, Roxy in-the-Box, Nello Teodori, Angelo Volpe.
As a reference to the Biennale concept, TLG 2.0 – Through the looking glass 2.0 idea arises from the multiple functions of the "screen": on the one hand, it "divides" two realities (specifically the real world from its projection), on the other hand it allows – as a monitor – a double-quick transmission of information through television and, above all, through the web.
As a consequence, every event loses its uniqueness and significance becoming a drop in a sea of other events, in a perpetual synchronization that reduces and flattens everything in an eternal present causing a loss of perspective, history, importance.
In the meantime, the speed of communication itself and the related independence of the sources (anyone can post photos, videos and accounts on the web, in honour of the citizen journalism) let be anyone who wishes to up-to-date on any event in every corner of the world or nearly so. As a result, the so-called "international public opinion" is heavily influenced, in a way that would have been unthinkable a few decades ago and may not be considered free from manipulation.
In other words, while we all are virtually well-informed (an "all" that means those who have access to satellite TV and a fast web connection), on the other hand, the large amount of information makes it difficult to distinguish between the truth and the mystification, the information and the deformation and, ultimately, no one can be sure that reality is as it appears on the screen.
The title of the project takes a leaf from Lewis Carroll novel “Through the looking glass and what Alice found there” the classic novel of English literature where Alice goes through the mirror in her house and finds a world that looks like her own world, but it is very different.
This could be comparable to our experience with the screen or the monitor: we see something that looks like familiar, but -be it a film, or web news or photos- it can be very different.
We all are Alice, sometimes scared of the images, sometimes fascinated, but never neutral.
We do confront the images on the screen, but sometimes -especially when images come from a reality far away from our ordinary world- we can understand them only partially.
Actually, the East and the West could find a relation between their reality, but they will never understand the images in the same way.
The abbreviation TLG concerns to the web habit to put everything in acronym, that is a brand new way to communicate, but sometimes it makes us loose the real sense, the essence or the meaning of the word.
The attribute 2.0 is the conventional way to describe a particular web codification, that it is based on the sharing of everything, from information to images, and so on.
TLG 2.0 looks like the name of a program release or patch; it seems familiar but it is not. It's like a criticism to the impoverishment of the language that often runs into ridiculousness.
The subtitle “Through the Looking-Glass” has the task of clarify or reveal the joke and makes us meditate upon the ambiguity of the language and the images we watch on the screen.
What about tomorrow?
Galleria Siniscalco
23 marzo - 14 aprile 2013
La mostra “what about tomorrow?” propone un ciclo di dipinti ad olio su tela di iuta, che accompagnano l’osservatore in un mondo fantastico, nel quale sono rappresentate figure antropomorfe, metafore di un’innocenza perduta e di una vulnerabilità che riflettono il turbinio di angoscia, caos e violenza cui è sottoposto l’uomo nell’epoca della globalizzazione. Gli scenari fiabeschi dei dipinti sono “traditi” dalla presenza di loghi di alcune tra le più importanti multinazionali. Elementi perturbanti che, lungi dal voler rappresentare un richiamo alle aziende cui appartengono, sembrano suggerire invece la possibilità che il sogno possa scivolare, in maniera quasi impercettibile, verso l’incubo, l’oblio. Le opere analizzano pertanto, l’Io alla ricerca della propria storia e della propria identità, per trovare una forma nella quale riconoscersi rispetto alle forme dell’identità che la globalizzazione sta ridisegnando nella nostra società. L’Io globale colloca la dimensione attuale ricostruendo le tappe che l’hanno preceduta, in una sorta di stratificazione delle esperienze e delle conoscenze di ciascuno di noi e che hanno generato questo presente. Tra queste, per esempio, quelle prodotte dalla chirurgia estetica, come la manipolazione del corpo; o ancora, l’infinita “fantasmagoria della merce” di una società che ha eretto il consumo a parametro universale, capace di colonizzare non solo la sfera materiale dell’esistenza, ma anche la dimensione dell’immaginario e della politica, dell’intimità e dei sentimenti. Nel processo di standardizzazione della società si verifica così una sorta di ibridazione culturale. Veniamo catapultati in un ordine globale che nessuno comprende del tutto, ma che sta estendendo i suoi effetti su tutti noi. La globalizzazione, processo di vastissima portata caratterizzato da tensioni, contraddizioni e ambivalenze, genera effetti rilevanti sia positivi che negativi in ogni ambito della vita quotidiana. Nella trama della tela il colore intesse tale vivere quotidiano nel quale non troviamo né condanna né salvezza, ma soltanto quesiti irrisolti, che ci invitano a riflettere sui diversi aspetti della società globalizzata.
L’esposizione, dal 26 novembre al 19 dicembre 2013, sarà in mostra in Brasile, a Rio de Janeiro, nelle sale della Galeria “Candido Portinari” della UERJ – Unversidade do Estado do Rio de Janeiro.
Akneos Gallery - Naples
Future Pass – From Asia to the World.
54. Esposizione Internazionale dʼArte – la Biennale di Venezia
universes.art/en/venice-biennale/2011/tour/future-pass-2
universes.art/en/venice-biennale/2011/tour/future-pass/artists-2
universes.art/en/venice-biennale/2011/tour/future-pass-2/angelo-volpe-monochrom
Future Pass – From Asia to the World
Evento Collaterale
54. Esposizione Internazionale dʼArte – la Biennale di Venezia
Oltre 100 artisti, asiatici e non, offrono una panoramica caleidoscopica sulla nuova estetica che attualmente sta proliferando dallʼAsia al resto del mondo. Attraverso la contaminazione di generi e discipline della cultura digitale del XXI secolo, gli artisti che operano in questa nuova estetica eclettica stanno generando nuovi tipi di relazioni con il mondo globalizzato, offrendo a tutti noi un possibile accesso al Futuro.
A cura di Victoria Lu, Renzo di Renzo e Felix Schöber
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LʼUNEEC Culture and Education Foundation di Taipei, il Today Art Museum di Pechino, il Wereldmuseum di Rotterdam e il National Taiwan Museum of Fine Arts, in collaborazione con la Fondazione Claudio Buziol di Venezia, presentano “Future Pass”, a cura di Victoria Lu, Renzo di Renzo e Felix Schöber. “Future Pass” si propone di indagare il rapporto tra lʼenergia creativa dellʼarte contemporanea asiatica e il resto del mondo, rispondendo implicitamente al tema della 54. Esposizione Internazionale dʼArte, presentando non solo una “nazione” artistica che travalica i confini nazionali, ma anche un nuovo mondo artistico centrato in Asia. Curata secondo una prospettiva asiatica, questa mostra pone lʼattenzione sui diversi valori che possono essere riconosciuti allʼarte contemporanea. Lʼinstallazione privilegia una visione caleidoscopica che si distacca dalla tipica concezione di “scatola bianca” del museo. Questa esperienza a tutto tondo parla direttamente alle abitudini visive della nostra era digitale, soprattutto al nostro rapporto con lo schermo del computer. La mostra è articolata in una serie di dicotomie, a partire da quella primordiale e fondante dellʼantica filosofia cinese dello Yin e Yang. Yin e Yang sono opposti ma complementari e interdipendenti, hanno origine reciproca. Lʼuno non può esistere senza lʼaltro ed entrambi possono trasformarsi nel proprio opposto. La stessa legge sembra presiedere le altre opposizioni, che costituiscono le tematiche attorno a cui è strutturata “Future Pass”: Oriente / Occidente, Passato / Futuro, Yin/Yang, Universo / Individuo (situate allʼAbbazia di San Gregorio), Virtuale / Reale e Cosplay (in mostra presso il Palazzo Mangilli-Valmarana). Tali concetti altro non sono se non dicotomie solo apparenti, che trovano la loro soluzione allʼinterno di una stessa opera dʼarte. In fondo il vero tema della mostra “Future Pass” è quello dellʼincontro di culture, tempi e personalità diverse e non poteva quindi trovare che a Venezia – città cosmopolita ed apolide – il luogo ideale. “Future Pass” è anche un confronto dinamico con il passato: le opere dʼarte contemporanea interagiscono infatti con gli ambienti classici e storici in cui sono inserite — la trecentesca Abbazia di San Gregorio e il settecentesco Palazzo Mangilli- Valmarana, entrambe sedi della Fondazione Claudio Buziol —, offrendo nuove possibilità di interpretazione del passato e del futuro, creando così un cortocircuito di senso. Durante la sera dellʼinaugurazione si terrà un evento dedicato al cosplay, con la partecipazione della nota cosplayer italiana Giorgia Vecchini. Questa combinazione di costume e gioco cerca di fondere il virtuale con il reale, le persone immaginarie create nel mondo dei videogiochi con il mondo fisico del qui e ora, lo spazio della mostra con i corpi dei performer. Dopo la 54. Esposizione Internazionale dʼArte di Venezia, “Future Pass” sarà allestita presso il Wereldmuseum di Rotterdam a dicembre 2011 e presso il National Taiwan Museum of Fine Arts di Taichung e il Today Art Museum di Pechino nel 2012. Lista degli Artisti (Abbazia di San Gregorio) ORIENTE / OCCIDENTE: Takashi Murakami, Yuan Zai, Fang Lijun, Shinjiro Okamoto, Son Dong Hyun, Ye Yongqing, SEO, Liu Dan, Xu Lei, Hong Ling, Lee Sea-Hyun, Sang Huoyao, Yang Maolin, Lee Dongi, Kaikai Kiki (Aya Takano, Chiho Aoshima, Mr., ob e TEAMLAB/Toshiyuki Inoko), Qiu Anxiong, Chinese Cubes (Rex How, Huang Hsin-Chien, Akibo) & Vicky Liang; PASSATO / FUTURO: Zhang Xiaogang, Liu Jianhua, Zhan Wang, Shahzia Sikander, Thukral e Tagra (Jitten Thukral e Sumir Tagra), Wang Mai, Huang Zhiyang, Zhang Kai, Leonard Porter, Qiu Jie, Li Hui; YIN / YANG: Yayoi Kusama, Xiang Jing, Yoko Toda, Mika Ninagawa, Rolf A. Kluenter, Yang Na, Joyce Ho & Craig Quintero, Mu Lei, Janice Devali, Ouyang Chun, Qu Yi; UNIVERSO / INDIVIDUO: Xu Bing, Wim Delvoye, Yoshitomo Nara, Grimanesa Amoros, Dieter Jung, Miao Xiaochun, Yang Fudong, Wolf Kahlen, Liu Ye, Phunk Studio (Alvin Tan, Melvin Chee, Jackson Tan & William Chan), Ay Tjoe, Jimmy, Yin Zhaoyang, Mao Xuhui, Kwon Kisoo, Chang Chia-Ying, Wang Fenghua, Sun Xun, Yuan Shun, Cao Fei, Cai Xiaosong, Zhao Guanghui, Shy Gong. (Palazzo Mangilli-Valmarana) VIRTUALE / REALE: Ward Walrath Kimball, Andre Saraiva, Gary Baseman, monochrom (Johannes Grenzfurtner e altri), Hye Rim Lee, Indieguerillas (Miko e Santi), Tomoko Nagai, David Chan, Sang-Ah Choi, Chiharu Nishizawa, Lelya Borisenko, Angelo Volpe, Nathaniel Lord, Mapi Gil, Hiroyuki Matsuura, Rieko Sakurai, Eddie Kang, Simone Legno (aka Tokidoki), Anna Galtarossa, Han Hoogerbrugge, Michele Bazzana, Olivier Pauwels, Nicole Knauer, Inbal Shved, Aldo Lanzini, Pan Dehai, A Shin (Chen Shih-Hung), No2Good (Chen Po-Liang), Chen Zhiguang, KEA (Tsai Meng-Ta), Natee Utarit, Jiang Heng, Wu Rigen, Han Yajuan, Tang Maohong, Hsu Tangwei, Wen San Su, Emanuele Sferruzza Moszkowicz; Animamix.Net: (Chen Fei/Luo Hui, Ye Funa, Tao Na, Lu Tingting, Lin Chin-Hung, Gao Xiaowu, Luo Dan, Xu Jia, Luo Zhenhong, Sun Dongxu, He Zubin, Rae Chou, Wow Bravo & Funky Rap, Stephany Hsiao, Chen Zongguang, Fu Kailai, Tess Lin, Victor Xu Weina, Yan Shilin, Chen Hongzhu, Pink Hsu, Wu Dinglong, Zhou Xin, Xu Qin, Peng Yun, Ma Chunfu, Connie Chang, Leland Lee, Wu Chang Jung); COSPLAY: Kristy Chu Cha-Ray, Ye Yili, Jonathan Anderson e Edwin Low, Demis Albertacci, Giorgia Vecchini.
dadaumpop
Si tratta di un’esposizione itinerante che toccherà tre importanti città dell’India (Mumbai, Calcutta e New Delhi) e che raccoglierà i lavori di 27 artisti neo pop italiani. L’intento è di passare in rassegna le diverse declinazioni con cui l’eredità di Duchamp è stata ripensata, compresa e metabolizzata dai più interessanti esponenti contemporanei di questo genere artistico.
ARTISTIi: Andrea Francolino - Andy - Angelo Volpe - Fabrizio Braghieri - Daviv Cesaria - Davide Mancusu - Fidia Falaschetti - Gianfranco Pulitano - Ivana Falconi - Paolo Schmidlin - Stefano Bolcato - Teresa Morelli - Cristina Stifanic - Flavio Lucchini - Francesco de Molfetta - Giordano Curreri - Hacktao - Antonio Sorrentino - Ivan Lardschneider - Florraine - Marco Lodola - Masi - Max Papeschi - Michela Pedron - Marco Minotti - Silvio Monti - Chiara Todero.
brand:new art
La musica come chiave per avvicinare i giovani all’arte contemporanea. E’ l’uovo di Colombo alla base del progetto Brand New:Art nato dalla collaborazione tra MTV e Ceres4art, il premio d’arte riservato ai talenti emergenti promosso dal noto marchio danese nel 2008. Coinvolti nell’arco di un anno (novembre 2010 – novembre 2011) ben sette musei d’arte contemporanea dove i dj set di altrettanti nomi noti del panorama musicale giovanile si fonderanno con le opere delle collezioni permanenti e i lavori di Ceres4art.
Il tour parte stasera dalla Permanente di Milano dove dalle 19 sarà possibile assistere alla performance live di The Cristal Ark, il dj set di Gavin Russom e Matt T e il conclusivo dj set diMarcelo Burlon di Pink is Punk the party fino alle 24.30.
L’iniziativa nasce come lancio della 4° edizione di Ceres4Art, per cui Ceres e Mtv hanno scelto un format nuovo, delle location d’eccezione – aperte gratuitamente e a tutti – un noto critico d’arte e curatore (Luca Beatrice) per integrare il fascino e gli stimoli di mezzi espressivi diversi e magari inaugurare una nuova tendenza.
Fra le location scelte La Rocca Paolina di Perugia, il Mambo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Il Madre – Museo d’Arte contemporanea Donna Regina di Napoli.
Durante tutte le serate sarà possibile visionare una selezione della opere della collezione Ceres4Art appartenenti alle passate edizioni del premio, mentre le finaliste della nuova edizione, selezionate dal curatore Luca Beatrice e da una commissione di selezione, saranno esposte da maggio 2011 nelle ultime tappe del tour, dando la possibilità al pubblico di vedere dal vivo le nuove creazioni artistiche fra cui verrà scelta la vincitrice della nuova edizione.
Opere di Gianrico Agresta, Marco Besana, Andrea Rodolico Ver, Andy, Stefano Bolcato, Francesco De Molfetta, Davide Mancosu, Teresa Morelli, Angelo Volpe, Fidia Falaschetti, Pao, Nadia Collura, El gato Chimney e Ivana Falconi, vincitori delle passate edizoni del premio rappresentano ad oggi il percorso espositivo itinerante, ma la collezione è destinata ad arricchirsi. Sul sito www.ceres.comè possibile scaricare il bando del concorso 2011. A giudicare le 20 opere finaliste saranno gli utenti del web, assieme ad una speciale giuria, composta da esperti d’arte contemporanea fra cui il musicista e artista Boosta, coordinati dal curatore del premio Luca Beatrice.
“Con Ceres4Art 2011 vogliamo ulteriormente aumentare il livello culturale dell’iniziativa rispetto alle precedenti edizioni. La qualità dei lavori scelti sarà infatti avvalorata dall’esposizione all’interno di alcuni dei più importanti musei e fondazioni d’arte contemporanea italiani: un’occasione per diffondere l’arte giovane nel circuito delle location istituzionali. Credo sia questa la grande forza del progetto, il valore aggiunto dell’edizione 2011”, commenta Luca Beatrice.
Animamix Biennial-Visual Attract and attack.
MoCA the Museum of Contemporary Art Taipei, Taiwan.
Curated by Yu-Chieh Lin - Artistic Director by Victoria Lu.
in the photo Victoria Lu, Artistic Director.
Contemporary art is constantly reflecting the most representative imagination of the current generation, pushing it to its limit and exploring its boundaries. In contemporary art, the trend of Animamix (animation + comics) art is a breakthrough of aesthetic standards, for it captures the lifestyles of subcultures, blending the contradicting worlds of high art and popular culture, mainstream and subculture, and consumer culture and counter-culture.Illustrious Japanese manga comic artist Tezuka Osamu paved the path for Animamix century in his country. After the Second World War, Animamix became the largest publishing and creative industry in Japan, influencing East Asia nations such as Korea, China, and Taiwan, and even reaching to Western regions of Europe and America. In the 21st century, the new generation of Animamix artists are not exclusively producers of Animamix art, but branching out in all other creative industry domains as well. Western and Asian Animamix art begin to complement each other and entwine with contemporary art, permeating the mass entertainment culture and new trends of visual art with their colors.The most fascinating aspect of Animamix art is that it interchanges the nature of real and fictitious world, allowing its works to transcendentally utilize the humorous, satiric, and subverting nature of contemporary visual aesthetics, and represent in a bold and heterogeneous manner the clash between artistic thinking and living imagination. Professor Victoria Yung-Chih Lu concludes that Animamix Art of the 21st century has four characteristics: the forms of Animamix in popular culture center on the worship of youth and youthfulness; pursuit of narrative scripts that are full of surprises and diversity, transforming the images into a visual language by making them strongly descriptive; integration of the colorful lights in the electronic media, providing the opportunity to create an extremely novel colorful visual experience of light; and heterogeneity resulting from the interaction and intermingling of large amounts of money, as well as of people and resources from strikingly different fields, establishing a new form of creative industry.Animamix art is the most important creative source among all creative domains in the 21st century, playing a critical role in contemporary art. MOCA Taipei held Fiction.Love – Ultra New Vision in Contemporary Art back in 2004; the exhibition obtained much attention and feedback both nationally and internationally by introducing an overview of the rise and influence of Japanese and American Animamix art. Five years later, at the end of 2009, MOCA Taipei introduces Visual Attract and Attack, a hyperlinked exhibition hosted simultaneously by Moca Shanghai, Today Art Museum Beijing and Guangdong Art Museum of Art in China and Taiwan, presenting the most recent development and trends of Animamix art across the world. More than 67 artists from 30 countries are involved in this exhibition. The exhibition will be held from December 6th 2009 to January 31th February 2010.
Fendi for children - PAN Palazzo delle Ati di Napoli
in the photo Michael Burke, Amministratore delegato Fendi.
Fendi & Coke, al Pan di Napoli
11 marzo 2010
curated by Maria Savarese
Pan - Palazzo delle Arti di Napoli
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Una griffe, una bibita, un museo, due artisti. Insieme per i bambini indonesiani. C'è tutto questo nella serata Fendi for children, organizzata dal noto marchio del Made in Italy e da Coca Light al Pan di Napoli, per raccogliere fondi in favore della fondazione indonesiana Lestari Mandorak. Una realtà da anni impegnata - insieme all'associazione napoletana M-Art - sull'isola di Sumba (Indonesia) nella lotta contro la malaria che colpisce ogni anno migliaia di bambini, nel sostegno allo sviluppo e nella salvaguardia della cultura ancestrale della tribù Kodi.
L'interno di Palazzo Roccella farà da sfondo alle opere del giovane artista partenopeo Angelo Volpe, il quale ha realizzato una personale interpretazione dei due brand protagonisti. Nel corso della serata le tele dipinte da Volpe per l'evento saranno battute all'asta da Christie's. Inoltre le celebri bottigliette di Coca Light - vestite da Silvia Venturini Fendi - saranno date in omaggio agli invitati, i quali potranno donare un'offerta da devolvere, insieme al ricavato dell'asta, alla raccolta. |
ABITARE IL CONFINE - Forte di Fenestrelle - Torino
a cura di Domenico Papa
Il confine rende visibili le differenze sociali e politiche. È un concetto astratto, e insieme segno fisico e tangibile: metafora e costruzione, figura, edificio di pietra e ferro. Sul confine si rappresentano ostilità e separazioni ma si sperimentano anche appartenenze e filiazioni. Culture diverse si confrontano e spesso si affrontano, ridisegnando geografie incerte, in ciò che pretende d’essere definitivo e permanente e che è spesso volubile capriccio della storia. Il confine è un’astrazione della quale si fa esperienza e quotidiana: più che spazi abitiamo confini, quelli che separano la nostra dall’altrui dimora, quelli della strada, della città, del pubblico e del privato, quelli del noto e dello sconosciuto. Potremmo tentarne una lunga e incompleta elencazione: avremmo sempre da aggiungerne e da toglierne ad ogni passo, ritrovando in quell’inesauribile registro la cifra più autentica della nostra esistenza. Abitare il confine, dunque, è la prima irrinunciabile condizione dalla quale è dato descrivere le forme della propria identità. Abitare il confine vuole essere un’occasione di incontro e insieme evento espositivo per diciotto artisti di diversa provenienza: presso il Forte di Fenestrelle, un’imponente fortificazione, sull’antico confine tra il Piemonte e la Francia, vivono per qualche giorno a stretto contatto per allestire insieme una mostra nella quale le opere restituiscono le atmosfere del luogo e al tempo stesso sono testimonianza di dialogo e di confronto. La mostra, a cura di Domenico Papa, raccoglie le opere di: Gian Luigi Braggio, Orietta Brombin, Andrea Chidichimo, Alessia Cocca, Riccardo Costantini, Jernej Forbici, Sara Grazio, Meta Grgurevič, Olga Gutu, Hans-Hermann Koopmann, Mimmo La Grotteria, Youliana Manoleva, Caterina Margherita, Antonio Mascia, Lorenzo Palmieri, Daniela Politelli, Kimitake Sato, Angelo Volpe. I linguaggi scelti variano dalla grafica, alla pittura, dall’installazione alla fotografia al video, ponendo l’opera al confine tra ambiti ed esperienze diverse.
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